Histories and stories of the main databases: from Information Retrieval online databases to Open Access repositories. Focus on communities and places. A Cultural Study approach is followed.

Le banche dati non sono semplicemente dei "contenitori" tecnologicamente efficaci, semmai trasformano il concetto stesso di disseminazione della conoscenza, incidendo profondamente sulle politiche di accesso, sul mercato editoriale, sulle pratiche di ricerca. In particolare il Movimento Open Access dagli inizi degli anni 90 ha affrontato tali questioni ridefinendo valori, stabilendo nuove regole e incidendo sulla percezione di nuovi diritti. Come recita la Dichiarazione di Budapest, atto fondativo del Movimento, la proposta radicale è quella di offrire trasparenza e accessibilità a "ogni mente curiosa", e dunque anche a non esperti, anche a chi non fa ricerca di professione. Viene pertanto tracciata una storia delle banche dati a partire dalla condizione attuale e risalendo indietro agli anni 60, all'Information Retrieval, dominato da banche dati proprietarie, costosissime e come tali rivolte a comunità di utenti privilegiati. Viene così dato rilievo alle comunità e ai luoghi di produzione delle banche dati e in particolare: la città-laboratorio di Los Alamos, la cittadella mondiale della salute Bethesda, alcuni campus universitari statunitensi. L'obiettivo è dimostrare che esiste una storia materiale e una storia culturale delle risorse di rete, spesso erroneamente percepite come disancorate dallo spazio fisico, sociale, politico. Alcune "storie esemplari" vengono a tal scopo analizzate (dal caso dell'Olio di Lorenzo a PubMed, al Progetto Genoma) per evidenziare il coinvolgimento di decisori politici e utenti comuni.

Carte del nuovo mondo. Banche dati e open access / Castellucci, Paola. - STAMPA. - 853:(2017), pp. 1-281.

Carte del nuovo mondo. Banche dati e open access

CASTELLUCCI, Paola
2017

Abstract

Histories and stories of the main databases: from Information Retrieval online databases to Open Access repositories. Focus on communities and places. A Cultural Study approach is followed.
2017
9788815270849
Le banche dati non sono semplicemente dei "contenitori" tecnologicamente efficaci, semmai trasformano il concetto stesso di disseminazione della conoscenza, incidendo profondamente sulle politiche di accesso, sul mercato editoriale, sulle pratiche di ricerca. In particolare il Movimento Open Access dagli inizi degli anni 90 ha affrontato tali questioni ridefinendo valori, stabilendo nuove regole e incidendo sulla percezione di nuovi diritti. Come recita la Dichiarazione di Budapest, atto fondativo del Movimento, la proposta radicale è quella di offrire trasparenza e accessibilità a "ogni mente curiosa", e dunque anche a non esperti, anche a chi non fa ricerca di professione. Viene pertanto tracciata una storia delle banche dati a partire dalla condizione attuale e risalendo indietro agli anni 60, all'Information Retrieval, dominato da banche dati proprietarie, costosissime e come tali rivolte a comunità di utenti privilegiati. Viene così dato rilievo alle comunità e ai luoghi di produzione delle banche dati e in particolare: la città-laboratorio di Los Alamos, la cittadella mondiale della salute Bethesda, alcuni campus universitari statunitensi. L'obiettivo è dimostrare che esiste una storia materiale e una storia culturale delle risorse di rete, spesso erroneamente percepite come disancorate dallo spazio fisico, sociale, politico. Alcune "storie esemplari" vengono a tal scopo analizzate (dal caso dell'Olio di Lorenzo a PubMed, al Progetto Genoma) per evidenziare il coinvolgimento di decisori politici e utenti comuni.
banche dati; Movimento Open Access; repository; BBB Declaration; politiche di accesso; scholarly communication
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Carte del nuovo mondo. Banche dati e open access / Castellucci, Paola. - STAMPA. - 853:(2017), pp. 1-281.
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